Descrizione

Con la locuzione “insetti delle derrate” ci si riferisce a quegli organismi che attaccano i prodotti agricoli destinati a soddisfare i bisogni alimentari dell’uomo. La loro azione può avvenire in una qualunque delle fasi di produzione del bene agricolo. I danni prodotti dagli insetti delle derrate sono di vario tipo: consumo diretto a opera di tali insetti, alterazione delle proprietà organolettiche della derrata, contaminazione con agenti patogeni, etc. Esistono svariate tipologie di questi insetti; in questa sezione ne consideriamo in particolare tre: sitophilus zeamais, plodia interpunctella e tribolium confusum.

Ambiente e nocività

Il sitophilus zeamais (o punteruolo mais) è tra i più dannosi insetti che attaccano le derrate agricole. Capace di volare, è molto simile al punteruolo del riso, dal quale differisce per la maggiore evidenza delle chiazze rossastre. Si riconosce la sua azione dai fori praticati dagli adulti che fuoriscono dalla cariosside di mais. All’interno della stessa famiglia appartengono il sitophilus granarius (conosciuto perché si può incontrare nei pacchi di pasta di grano duro) e il già citato sitophilus oryzae (presente nei pacchi di riso).
La plodia interpunctella, anche nota come tignola fasciata del grano, tende ad attaccare le farine di cereali, le derrate granarie, la frutta secca, etc. Si tratta probabilmente dell’infestante di derrate più dannoso per l’uomo, ed è capace di riconoscere la presenza di cibo attraverso l’olfatto particolarmente sviluppato. E’ fondamentale garantire buone condizioni igieniche di conservazione degli alimenti per evitare che l’insetto penetri nelle confezioni.
Il tribolium confusum è un tenebrioide di piccolissime dimensioni, che infesta cereali, frutta secca, farina, cacao, etc. Sfruttando le proprie caratteristiche anatomiche questo insetto riesce a penetrare con una certa facilità nelle confezioni alimentari, e oltre ai danni diretti alle derrate può anche trasportare parassiti aviari. Presenta un colore rosso bruno o marrone scuro e l’esemplare femmina può deporre in un anno fino a 400 uova.