E’ la specie più adattata all’ambiente urbano. La femmina può portare a maturazione le uova anche senza dover consumare un pasto di sangue. Può anche accoppiarsi in spazi ristretti, in cui vive anche in inverno senza andare incontro a diapausa. Dopo aver svernato come adulto, ovidepone quando la temperatura dell’acqua supera i 10°C (tra fine aprile e maggio); le generazioni primaverili ed estive si susseguono ogni 15-20 gg, in funzione della temperatura dell’acqua.
Per comprendere a fondo quali siano le reali possibilità di limitare la presenza delle zanzare negli insediamenti urbani è molto importante ricordare che la prima fase della vita delle zanzare avviene in ambiente acquatico.Le larve delle zanzare, appena fuoriuscite dall’uovo, sono in grado di nuotare, respirare alla superficie dell’acqua (tramite una apposita struttura chiamata sifone) e nutrirsi filtrando dall’acqua minuscole particelle di sostanze organiche e microrganismi.
Se per qualsiasi motivo dovesse venire a mancare l’acqua in cui sono immerse le larve, prima della loro trasformazione in zanzare adulte, queste morirebbero in breve tempo.

Le femmine delle zanzare scelgono con cura i luoghi ove deporre le uova ed è possibile che in piccole quantità d’acqua si sviluppino a più riprese migliaia di larve.
La possibilità di effettuare una lotta antilarvale mirata è molto importante e, per tale motivo, non va mai trascurata. Infatti solo tramite la lotta antilarvale è possibile uccidere, in breve tempo, un numero molto elevato di potenziali zanzare adulte con l’impiego di una piccola quantità di insetticida specifico.